Archive for marzo, 2009

29 marzo 2009

Manifestazione del 4 aprile 2009

Informazione ai naviganti

 

Partecipiamo il 4 Aprile alla grande Manifestazione Nazionale a  Roma che si concluderà al Circo Massimo.

Per noi della Ex Siemens, Ex Italtel, Ex Tecnosistemi e speriamo non Ex Pensionati, l’appuntamento è alle ore 9 al solito posto in Piazza Esedra. Passate parola a chi non ha il computer o non lo sa adoperare. Ciao

27 marzo 2009

A Luciano Urbani

Questa sera Renato ci ha fatto sapere che, ancora un amico, Luciano Urbani, ci ha lasciati alcuni giorni fa. Siamo certi, come per noi, cosi per voi che  ne venite ora a conoscenza, si sommi il dolore al rammarico di non essere stati presenti alla sua funzione di saluto. L’ultima volta che abbiamo incontrato Luciano è stato alla cena di Natale, rivolgendosi proprio a noi due, sorridendo nel salutarci ha trovato il modo di spronarci:
– Allora co’ sto libro come va? Daje un po’… dateve da fa’- La sua, una frase breve detta al momento giusto che mi è rimasta nella mente. Ecco Luciano era così, sorridente e caparbio che ci spinge a non abbandonare, a saltare scegliendo il momento giusto, come faceva lui giocando al calcio non lisciando mai un pallone. Stasera formiamo un grande abbraccio che possa rincorrere e raggiungere Luciano, per stringerlo ed accompagnarlo nel suo viaggio.
Eugenio, Roberto, Renato. Serafino, Gianni, Emo, Danilo e tutti voi che avrete il desiderio di aggiungervi.
20 marzo 2009

Dedicata a tutti i nostri figli

Vorrei tanto dedicare la poesia che segue ai figli di Luciano, che ci hanno procurato queste stupende foto, con l’intento di parlare ai figli di tutti noi e vorrei dire loro di non meravigliarsi se nello scrivere, nello scherzare lo facciamo ancora come se nulla fosse successo le nostre "prese per il culo" continueranno come sempre per sempre!
Questo volevo dirvi. Roberto 
 

Sulla morte, senza esagerare

Non s’intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.

Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.

Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.

Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.

Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!

A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.

Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.

La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.

I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all’orizzonte.

Chi ne afferma l’onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.

Non c’è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

La morte
è sempre in ritardo di quell’attimo.

Invano scuote la maniglia
d’una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

Wislawa Szymborska

(premio Nobel per la letteratura 1996)

11 marzo 2009

Preparazione alla manifestazione Nazionale del 4 Aprile 2009 al Circo Massimo

 

 

Inserisco questo articolo che mi è giunto per e-mail, vorrei che tutti voi lo leggeste e spero che vi faccia lo stesso effetto che ha fatto a me. Questo governo ci sta annebbiando la mente. Grazie all’aiuto del 90% dei media ci porta a concentrare la nostra attenzione su problemi "secondari" che fungono da "specchietto per le allodole" allo scopo di distrarci dalle leggi davvero criminose che sta portando avanti.

Traggo, quindi, spunto dalla notizia sotto riportata per informarvi che il 4 Aprile la Cgil ha indetto una manifestazione nazionale al Circo Massimo. Lo sto dicendo VOLUTAMENTE con netto anticipo, in modo tale che non abbiamo scuse, non possiamo farci trovare impreparati, non questa volta. Questa manifestazione è un modo come un altro per dimostrare, a noi stessi prima che agli altri, che non ci siamo addormentati, che il nostro cervello continua a ragionare liberamente e non si è spento dietro l’ennesimo spot pubblicitario. Non possiamo neanche dire "beh se non lo facciamo noi, lo farà qualcun altro"….NON E’ COSì!!!! …chi dovrebbe protestare in nostro nome???? La sinistra (se possiamo ancora chiamarla così) che ha dichiarato di "voler aprire all’UDC"???? o i sindacati che (esclusa la Cgil) si stanno vendendo al migliore offerente (in questo caso Berlusconi)…noi siamo gli artefici del nostro destino…se non lo facciamo noi non lo farà nessun altro!!!

Passiamo parola, facciamo in modo di essere tanti quel giorno.

A breve vi farà avere tutti i dettagli riguardanti la manifestazione.

 

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Data: Lunedì 2 marzo 2009, 15:12

 

Mentre si parla d’altro il governo …avvia il processo di privatizzazione dell’acqua.

Mentre nel paese imperversano discussioni sull’eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.

 

Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l’acqua minerale).

Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.

 

La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.

2 marzo 2009

APPELLO

Il nostro amico e collega Peppe Cavallo ci invia questo appello di Ignazio Marino,

volentieri lo pubblichiamo nel nostro Blog accogliendo il suo invito.

 

Oggetto: I: appello Ignazio MarinoCarissima/o,
grazie per la tua adesione all’appello per il diritto alla libertà di cura
sul sito http://www.appellotestamentobiologico.it, e grazie perché, anche con il
tuo contributo, abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!

Ti scrivo per chiederti un ulteriore sforzo per questa importantissima
causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del
dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che
limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come
l’idratazione e l’alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di
trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l’ultima
parola. Qual è allora l’utilità di questa legge, se non si garantisce al
cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della
destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento
biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un
notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa
andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di
famiglia? Al con trario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un
cenno alle cure palliative, all’assistenza ai disabili, alla terapia del
dolore.

Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l’appello, invitando tutti i
tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per
raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto
costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci
potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è
quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della
maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della
medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini
vogliono essere liberi di scegliere.

Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più
possibile l’appello,

Ignazio Marino