Don Pablo

Accogliamo con piacere un sorprendente scritto inviatoci da un amico ultimamente sempre presente alle nostre feste, Giampiero (cugino di Rob.) ci spedisce un racconto piacevole, di fantasia? biografico? non sappiamo. Vuol dire che glielo chiederemo al più presto. Intanto lo collochiamo nella rubrica “cari amici vi scrivo” e ne anticipiamo qui sotto alcune righe

per blog Che

                                                                                                                   Don Pablo

Era un piccolo villaggio alle pendici del monte, illuminato e riscaldato dal Sole già alto. I suoi abitanti, non molti, erano già nelle strade e come d’uso, si scambiavano saluti e confidenze. Una piccola comunità molto unita, che si preparava a festeggiare la domenica com’era solita, con la messa di mezzogiorno. Difatti sul sagrato davanti alla piccola chiesa c’erano già paesani in attesa. Era un rito ormai consumato da anni, trovarsi in questo appuntamento, dato che durante la settimana: il lavoro, la campagna e altro non davano il tempo di trovarsi così in tranquillità. C’erano anche dei ragazzi che sfruttando lo spazio del sagrato giocavano a pallone. Certo davano un po’ fastidio, correndo, tirando al gol con un amico in una porta segnalata con due maglioni a terra. Ogni tanto qualcuno li richiamava: “Ragazzi calma, giocate dopo, dai…” ma si continuava la partita…..

Per leggerlo tutto cliccare sulla rubrica “cari amici vi scrivo

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