Sabato 26 ottobre 2014, manifestazione della CGIL.
“Allora ci vediamo alle 9.30 davanti alla chiesa di piazza della Repubblica”.. (a Roma è piazza Esedra…ovvio). Dopo tanto tempo si ritorna in piazza, si ritorna a far sentire la nostra voce, a far vedere che siamo vivi e non siamo figurine. Vogliamo farci vedere, con la speranza di essere in tanti, dei nostri ex amici e colleghi; ma tanti, soprattutto, di lavoratori e pensionati da tutta Italia. Speranza ripagata dal milione e passa di manifestanti e dalla ventina di NOI. La gioia di rivederci, la felicità di esserci ancora una volta, con la convinzione forte che “chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso”, così ci ricorda il compagno Ché e così ci dice uno striscione del lungo corteo.
Abbiamo sentito voci di lotta e di protesta da tutta Italia, abbiamo sentito le urla e la disperazione di chi ha perso il lavoro e di chi non lo trova più. Abbiamo visto giovani cantare la speranza del futuro, immigrati con la voglia di farcela. Abbiamo respirato la vita, pur dura che sia. Abbiamo gridato forte che non c’è dignità senza lavoro e che dignità e lavoro sono facce della stessa medaglia, inscindibili… a qualunque prezzo. Per molti di noi è stato un po’ difficile decidere di andare, ma abbiamo creduto e crediamo che far sentire la nostra voce non è mai inutile, anche a un governo che è un po’ di sinistra…poco. Siamo stati come pesciolini nell’acquario, quando ci siamo ritrovati in quel mare di bandiere rosse e di coraggio.
E’ stata una lunga bellissima camminata, per molti difficile visti i vari acciacchi che ci accomunano. Un pensiero va anche a chi non c’era, alla occasione persa per chi si rinchiude nel piccolo mondo del disinteresse e dell’abulia, e anche del menefreghismo. Ci siamo guardati in faccia dicendoci che sì, valeva la pena esserci, valeva la pena aver voluto sventolare le nostre bandiere rosse ancora una volta. Alla fine del percorso ci siamo salutati, con affetto e commozione… sì, ci siamo ancora.. siamo stati ancora presenti quando c’è stato da far sentire le nostre voci.. e con un arrivederci alle prossime volte: quando ci sarà da dimostrare che siamo sempre pronti e che siamo ancora il meglio che c’è in circolazione. Un abbraccio a tutti.
Come sempre per il servizio fotografico vi rimandiamo alla galleria